Il sostegno alla professione rappresenta uno dei pilastri delle azioni di welfare attivo che le casse di previdenza dei liberi professionisti hanno da tempo sviluppato per rispondere ai bisogni - diversificati e peculiari di ciascuna professione - dei propri iscritti.

L’offerta di welfare attivo degli Enti appare dunque già ampia e molto articolata, con un ventaglio di prestazioni, contributi e criteri di accesso modulati sulle caratteristiche e sui fabbisogni della popolazione di riferimento.

In questo contesto, l’Enpab ha da tempo orientato le proprie scelte verso un welfare attivo che tenga conto delle criticità della libera professione, stanziando anche per il 2019 circa 700mila euro per il welfare attivo con azioni politiche di sostegno al lavoro e ricaduta sulla professione.

In modo del tutto originale, per supportare una platea di iscritti giovane che si trova a operare in un momento di significativa trasformazione e diversificazione della professione, l’Ente ha dato avvio a due progetti innovativi finalizzati a dare visibilità alla categoria, tenendo comunque sempre in considerazione il calo dei redditi e la genitorialità.

Risale al 2014 l’istituzione della Giornata Nazionale del Biologo nutrizionista che porta nelle principali piazze italiane un numero crescente di professionisti, per entrare in contatto con i cittadini e dare informazioni e rendere consapevoli le persone – attraverso un’attenta analisi delle abitudini alimentari e dello stile di vita – degli errori alimentari e dei rischi potenziali connessi. Il successo dell’iniziativa è testimoniato dalla crescente partecipazione di iscritti e cittadini, che nell’ultima edizione ha visto il coinvolgimento di più di 600 biologi e oltre 5.000 cittadini.

Prende avvio nel 2015, in condivisione con il Ministero dell’istruzione, il Progetto “Biologi nelle scuole” che impegna ogni anno circa 180 biologi nutrizionisti e ambientali nella realizzazione di un percorso educativo rivolto ai bambini delle elementari, articolato in incontri frontali con alunni e genitori, sportelli di ascolto e educazione ecologica e nutrizionale, lavoratori pratici e interattivi.

Ma proprio perché si tratta di iniziative volte a rispondere alle esigenze concrete degli iscritti, soprattutto dei più giovani che si sono affacciati da poco al mondo della libera professione, al di là dei numeri e dei riscontri informali avuti in questi anni, l’Enpab ha sentito forte l’esigenza di fare il punto sul gradimento di queste iniziative da parte dei biologici finora coinvolti, verificandone dunque il contributo apportato alla visibilità della figura e i sostegno alla professione, ma anche ricavando utili indicazioni per il miglioramento qualitativo dell’impianto progettuale.

Il report illustra i risultati di due indagini, una per ciascuno dei due progetti summenzionati, realizzata con la collaborazione del Censis, tramite somministrazione di un questionario strutturato, compilabile online, ai partecipanti a tutte le edizioni finora svolte.

 

pdfScarica l'indagine CENSIS

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