L’Enpab riconosce la facoltà all’iscritto di riscattare gli anni di laurea, con una regolamentazione ritagliata su misura. La contribuzione da versare per gli anni che si ritiene di voler riscattare è infatti rapportata alla media dei redditi degli ultimi cinque anni, come tale riferita individualmente a ciascuno di noi. Grazie alla nuova delibera del CdA da oggi si potrà rateizzare l’ammontare complessivo riscattato in 24, 60, 120 mesi e con una rateizzazione a tasso zero oltre a un vantaggio fiscale significativo se si considera che i contributi riscattati con Enpab sono interamente deducibili.
Come si calcola l’ammontare?
Gli iscritti ammessi al riscatto sono tenuti a corrispondere, per ciascun anno riscattato, un importo pari all’aliquota di cui all’art. 3 del Regolamento di previdenza rapportata alla media dei redditi professionali conseguiti nei cinque anni precedenti all’anno in cui viene presentata la domanda.
Il risultato costituisce il contributo che dovrà essere versato per ogni anno riscattato.
Come si pagano i contributi del riscatto?
Il versamento può essere effettuato in unica soluzione per l’intero importo dovuto, oppure in 24 o 60 rate e fino a un massimo di 120 rate mensili.