Con un patrimonio netto di 117.433.368 il Bilancio Enpab 2020 chiude con un utile di esercizio pari a € 8.004.784.
Il Fondo si incrementa degli utili di esercizio della gestione ordinaria che consegue un risparmio pari a € 1.576.746 e dopo l’accantonamento dell’utile d’esercizio dell’anno 2020 ammonterà a circa 58 milioni di euro. Il tasso di rendimento ante imposte e al netto degli oneri finanziari è stato pari al 3,65.
Andamento iscrizioni
Nell’anno 2020 l’incremento netto del numero degli iscritti è stato del 2,87% (al netto dei professionisti che hanno cessato l’attività e conseguentemente si sono cancellati dall’Ente) confermando di fatto una costante nell’aumento dei liberi professionisti biologi. Nello specifico gli iscritti risultano 17.077 (16.184 attivi, 893 pensionati non attivi).
Le iscritte biologhe rappresentano il 74 % della categoria. In tutte le fasce d’età le donne rappresentano più del 71% della componente degli iscritti, tranne nella fascia dai 65 in poi dove la rappresentanza maschile supera in 60%. Tra le iscritte donne la classe di età maggiormente rappresentata è quella dai 30 ai 34 anni e il 59% delle iscritte ha un’età compresa tra i 30 ed i 45 anni.
Le dinamiche reddituali
La fotografia dei redditi e dei volumi d’affari prodotti dai liberi professionisti biologi evidenzia il successo della politica di welfare strategico, fortemente voluta, ideata e rafforzata negli anni dalla nostra Cassa, mirata a sostenere il professionista e, quindi, ad incrementare i redditi professionali e di conseguenza a migliorare le future prestazioni pensionistiche.
Il nostro Ente ha sperimentato sul campo numerose azioni di sostegno al lavoro dei libero-professionisti iscritti che potessero incidere in maniera efficace sui loro redditi affiancando a queste misure una capillare diffusione della cultura previdenziale verso il passaggio ad una cultura di attivazione e di garanzie per il presente e per il futuro. Si viene a trasformare di fatto l’azione passiva del pagamento dei contributi nella piena consapevolezza della costruzione attiva della pensione. Una attenzione ritagliata sull’iscritto che viene coinvolto e diviene protagonista sin dalla sua iscrizione all’Enpab della costruzione della sua pensione.
Riscontriamo una stabile crescita nel reddito di tutti gli iscritti all’Ente nel 2019, come evidenzia la tabella, sia per gli uomini che per le donne.
Analizziamo la variabilità del reddito medio complessivo in base al sesso e alla fascia di età: rispecchia il dato nazionale di una disparità tra gli uomini (redditi più alti) e donne (redditi più bassi) a parità di età.
Da questa analisi prende vita l’impegno costante da parte dei nostri Consigli per le politiche di genere; Assistenza e sostegno al reddito coniugate insieme rappresentano la grande novità, dettata dalla necessità di agire su due fronti: da una parte l’assistenza alla persona, alla donna che sceglie di non sacrificare la sua maternità per la propria affermazione professionale, dall'altra assisterla e sostenerla con un empowerment professionale che verrebbe meno proprio nel momento di più alta affermazione come professionista.
La nostra azione di garantire posti riservati, borse lavoro e formazione è una azione strategica.
Nonostante la costante crisi che attanaglia il mondo del lavoro, in tutte le sue sfaccettature, i dati in nostro possesso confortano per la costante crescita reddituale. La soddisfazione è sicuramente maggiore se ci soffermiamo sulla lettura sistematica degli ultimi anni, potendo cogliere i frutti sperati quando abbiamo puntato su un nuovo approccio dell’assistenza attiva, di un welfare non più assistenziale ma di sostegno alla crescita individuale e collettiva. Abbiamo riscontrato un entusiasmo per tutte le politiche attive rivolte alle start up, alle iniziative a favore della genitorialità, in una parola alle azioni che sono state studiate e realizzate per assicurare la vicinanza dell'Ente ai reali bisogni della professione.
Superare e colmare il gender gap, diffondere la professione e sostenere i professionisti e i loro redditi sono le sfide del futuro, specie in un momento come questo offuscato dall’imprevedibile crisi dovuta alla pandemia.
La gestione previdenziale ed assistenziale
Al 31 dicembre 2020 l’Ente ha erogato n. 1.603 pensioni di vecchiaia, (per 879 uomini e 724 donne), n. 47 pensioni in totalizzazione, n. 28 pensioni in cumulo, n. 159 pensioni indirette, n. 65 pensioni di reversibilità, n 12 pensioni di inabilità e 30 assegni di invalidità.
Il rapporto tra pensionati e iscritti attivi è di 1/10.
Il numero delle pensioni di vecchiaia liquidate è cresciuto del 17% rispetto all’anno 2019.
Il rapporto tra l’ammontare del Fondo Pensioni e l’importo delle pensioni liquidate è pari a 12.
Nell’anno 2020 sono state liquidate 381 indennità di maternità rispetto alle 431 indennità liquidate nel 2019. L’importo medio liquidato nel 2020 è stato pari a 5.952 euro.