I titolari di pensione sono stati estromessi da qualsiasi indennità, senza considerare che, proprio in quanto iscritti al nostro Ente, sono a tutti gli effetti liberi professionisti e, al pari di tutti gli altri iscritti, hanno subito un danno immediato – diretto o indiretto che sia – dalle disposizioni Governative che hanno limitato l’esercizio della libera professione.
L’obbligo morale di voler e dover intervenire direttamente a favore di tutti Biologi che percepiscono pensioni minime, che non sono affatto garanzia di stabilità economica, e la caparbietà nel credere che si stava perpetrando un’ingiustizia sociale verso una parte dei professionisti iscritti ad Enpab, ci hanno spinto ad insistere fino ad ottenere l’approvazione di una deliberazione dal significato molto importante che possiamo riassumere con: l’Enpab affianca lo Stato.
L’indennità economica che l'Ente ha previsto non sarà tassata e verrà erogata fino ad un importo massimo di 1.000,00 euro da riconoscere ai Biologi liberi professionisti titolari di pensione con decorrenza antecedente al 23 febbraio 2020.
L’importo esatto, che verrà individualmente riconosciuto, sarà determinato con il criterio della compensazione tra quanto già viene percepito mensilmente attraverso la pensione (o pensioni) e i mille euro della indennità Enpab. La differenza sarà quindi erogata da Enpab senza che questa venga assoggettata a tassazione.
Per i titolari di pensione con redditi superiori ai 50mila euro l’ulteriore condizione è l’attestazione del danno presunto che, in considerazione della consistenza del reddito professionale prodotto e dichiarato per l’anno 2018, è identificato nella riduzione del 50% del reddito professionale prodotto nei primi tre mesi del 2020 rispetto al reddito professionale riferito allo stesso periodo di gennaio, febbraio e marzo dell’anno 2019.
È possibile inviare tramite l'indirizzo PEC personale la domanda che vi è stata inoltrata tramite posta elettronica certificata. La domanda andrà inoltrata all’indirizzo PEC pensionati@pec.enpab.it entro e non oltre il 31 gennaio 2021. Sarà nostra cura procedere nel più breve tempo possibile e comunque nei primi giorni di febbraio ad accreditarvi quanto vi è stato finora negato ed è vostro diritto ricevere.