La legge n.145/2018 conosciuta come il “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziarlo 2019” ha previsto la possibilità di estinzione dei debiti affidati all'agente della riscossione dal 2000 al 2017 derivanti, tra l'altro, dall'omesso versamento dei contributi dovuti dagli Iscritti alle casse previdenziali professionali, "con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento".
L’Enpab aveva invitato l’Agenzia dell’Entrate dal non procedere all’applicazione delle disposizioni normative in primis per la posizione di autonomia riconosciuta dal Legislatore alla Cassa in funzione della propria natura giuridica di diritto privato e, poi, perché la definitività dell’accertamento per i crediti contributivi previdenziali, è in re ipsa trattandosi di obblighi di pagamento di debiti certi, scaduti ed esigibili. La certezza e la attualità del debito contributivo/previdenziale, infatti, sono la naturale conseguenza del loro calcolo e della loro determinazione.
L’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto fondate le osservazioni dell’Enpab ed ha confermato che si atterrà alle indicazioni ricevute.