Il Consiglio di amministrazione e il Consiglio di Indirizzo generale di Enpab hanno deliberato l’incremento della rivalutazione dei montanti contributivi per l’anno 2020/2021 in misura pari all’1,4399%, destinando in favore degli iscritti una quota delle risorse provenienti dal rendimento del patrimonio per un valore complessivo di oltre 8 milioni di euro.

Confermando la costante vicinanza ai propri iscritti, l’Ente ha ritenuto di rivalutare i montanti contributivi nell’ottica di assicurare un’adeguatezza delle prestazioni anche per il 2020/2021, nonostante le regole normative previste dalla legge 335/95 indicassero una sospensione tecnica della rivalutazione, visto il tasso comunicato dai Ministeri vigilanti pari all’1.

La misura è prevista dall’art. 14, comma 4, del Regolamento di Enpab, in base al quale l’Ente può annualmente destinare all’incremento dei montanti contributivi individuali una quota del rendimento del patrimonio. Si tratta di una disposizione fortemente voluta dagli attuali organi dell’Ente che ha permesso di riconoscere ai montanti di ciascun iscritto una rivalutazione per l’anno 2021 pari al 75% del tasso di capitalizzazione per l’anno 2020, grazie all’ottimo andamento della gestione finanziaria che ha fatto registrare rendimenti al netto delle imposte di circa 18 milioni di euro.

I Ministeri vigilanti, preso atto della consistenza del patrimonio netto che nell’anno 2021 registrava un saldo positivo di circa 137 milioni e di un Fondo di Riserva superiore a 77 milioni di euro, hanno approvato la decisione dell’Ente. Un risultato che permetterà alle prestazioni pensionistiche dei Biologi di non subire lo “stop” della valutazione per l’anno 2021, dimostrando inoltre la consapevolezza responsabile da parte di Enpab che il proprio ruolo non si limiti alla garanzia delle prestazioni pensionistiche, ma vada anche verso un continuo impegno per migliorarle.

Nota altrettanto positiva è la fotografia impressa dall’attuario che, verificando la possibilità per l’Ente di sostenere questa operazione, ha constatato la solidità patrimoniale di Enpab, ovvero l’assoluta neutralità e sostenibilità del costo non previsto per rivalutazione rispetto all’equilibrio tecnico della sua gestione.

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