Più tutele per le libere professioniste nel 2022. L’ultima novità per la categoria riguarda l’estensione del diritto all’indennità di maternità in “caso di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza”.

Lo prevede il Decreto conciliazione vita lavoro, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 luglio 2022 ed entrato in vigore il 13 agosto che dà attuazione alla direttiva UE 2019/1158, relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare. Una normativa che fornisce legittimazione e riconoscimento a quanto Enpab ha, da sempre, ritenuto meritevole di assoluta tutela con una regolamentazione della gravidanza a rischio, già disciplinata in maniera autonoma attraverso il proprio “Regolamento malattia e infortunio”. Grazie a questa novità, Enpab potrà ora affiancare con ulteriore assistenza le proprie iscritte, secondo quanto stabilito dalle normative europee.

Il provvedimento si aggiunge alla novità introdotta dall’articolo 239, della Legge di Bilancio 2022 che, modificando il Testo Unico sulla maternità, prevede il riconoscimento dell’indennità per ulteriori 3 mesi per le libere professioniste che abbiano dichiarato, nell’anno precedente l’inizio del periodo di maternità, un reddito inferiore a 8.145 euro e che siano in regola con la contribuzione. In questo caso, i 3 mesi extra vanno ad aggiungersi ai 5 già previsti dalla normativa, arrivando a una copertura di 8 mesi.

A beneficio delle professioniste madri, ad oggi, la legge prevede un'indennità di maternità per cinque mesi. La domanda è presentata a partire dal sesto mese di gravidanza ed entro il termine di 180 giorni dal parto. Per la fruizione è necessaria la regolarità contributiva e, per le gravidanze a rischio, certificazione medica rilasciata dall’ASL.