Il nostro Ente ha attivato già da tempo una partnership con il Ministero della Salute per la diffusione delle Linee di indirizzo nazionali per la riabilitazione nutrizionale nei disturbi dell’alimentazione che sono per i Biologi un valido strumento di lavoro a cui fare riferimento. Le nuove Linee di indirizzo sui percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici saranno diffuse dai Biologi all’interno della progettualità Enpab che li vedrà protagonisti, con attività di educazione nelle scuole alla prevenzione primaria per i tumori, alle conferenze, alle attività formative presso centri di eccellenza e che li vedrà anche protagonisti nella progettualità nata dalla partnership con la LILT, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.
La formazione si propone di realizzare un percorso finalizzato a raggiungere competenze in Seminologia focalizzando gran parte dell'attività ad una autonoma capacità clinica e laboratoristica nello specifico settore. Verranno trattati gli aspetti dell'infertilità, gli esami del liquido seminale, la crioconservazione del liquido seminale, il punto di vista del microchirurgo, la gestione dei gameti, la valutazione ecografica e le tecniche di valutazione dei gameti.
La contaminazione dell’acqua e dell’aria dovuta ai processi industriali, al traffico e alle onde elettromagnetiche, la quantità di rifiuti tossici e le esalazioni chimiche dovute alla loro combustione spesso abusiva, ha provocato l’insorgere di decine di malattie dovute al contatto diretto con gli agenti inquinanti, alle radiazioni ultraviolette e ai cambiamenti climatici.
Le competenze del biologo in tema ambientale sono descritte nella legge 396/1967, nel Decreto del Ministero di Grazia e Giustizia 362/1993 (tabella G, lettera d) e nel DPR 328/2001 (articolo 31). Il biologo ambientale moderno non è più impegnato in studi settoriali limitati alla fotografia del possibile impatto degli interventi umani sull’integrità ambientale, ma si occupa di studi pluridisciplinari sulla sostenibilità delle scelte a medio e lungo termine, in collaborazione con altri colleghi biologi e con professionisti di altre estrazioni scientifiche.
In questa area si collocano i piani di azione che l'Enpab porta avanti sui temi ambientali, per consolidare la visibilità e la promozione dell'attività dei propri iscritti, l'aggiornamento continuo, la formazione sul campo, tutte iniziative volte a implementare il lavoro, compresa la promozione dell'interfisciplinarietà tra le professioni che resta comunque una scelta di fondo per la maggior parte delle iniziative.
«Per comprendere come aiutare i colleghi, bisogna prima di tutto ascoltarli per conoscere le difficoltà della professione. - ha commentato la Presidente Tiziana Stallone - Dal continuo dialogo sono emerse numerose esigenze, tra cui: l'aggiornamento continuo e la necessità di acquisire nuove competenze, la volontà di fare pratica professionale, il desiderio di confronto con i colleghi e con altre categorie».
Grazie alla partnership con EBSCO il nostro Ente ha organizzato una sessione di formazione webinarper aiutare i biologi iscritti a condurre ricerche e ottenere risultati grazie all'accesso gratuito agli articoli disponibili nelle banche dati EBSCO. Al termine della sessione ogni iscritto saprà condurre ricerche semplici e ottenere risultati pertinenti; saprà gestire i risultati (esportazione citazioni, link permanenti); sarà in grado di creare avvisi automatici che aggiornino sulle strategie di ricerca per le proprie produzioni scientifiche.
AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE La nuova Norma per l’ambiente: una opportunità professionale per il biologo
La disciplina sull’AUA si applica alle piccole–medie imprese (PMI), oltre che agli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Per acquisire, o aggiornare, le competenze sulle autorizzazioni ambientali l'ENPAB promuove la formazione gratuita -sulla propria piattaforma EnpabTV - per rendere il biologo un professionista competitivo in questo segmento del mercato del lavoro.
La nostra sede è raggiungibile dalla stazione Termini con la Metro linea B direzione Laurentina fermata Piramide. Dal G.R.A. uscita n. 23 Appia e proseguire per la strada Appia antica direzione colle Aventino.
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