Ecco un argomento che abbiamo trattato numerose volte e riteniamo sia utile parlarne periodicamente, anche per informare i colleghi che si sono iscritti ad Enpab da poco tempo e sono già bombardati da informative falsate.
Il sistema contributivo di calcolo delle pensioni è stato adottato dall'Enpab fin dalla sua nascita nel 1996 e dal 1 gennaio 2012 è il sistema di calcolo che vale per tutte le prestazioni pensionistiche e, quindi, per tutti i cittadini italiani.
Tale sistema prevede che ciascun iscritto versi alla propria cassa di previdenza una percentuale del suo reddito (per Enpab l'11% per il 2013, per INPS gestione separata il 27%), tali contributi (soggettivi) vengono rivalutati ogni anno con un'aliquota legata al PIL ed all'Inflazione (è il Ministero delle finanze a comunicarci tale dato). Alla fine della propria attività lavorativa (non prima dei 65 anni per i Biologi), la somma di tutti i contributi, opportunamente rivalutati, verranno restituiti agli iscritti sotto forma di ratei pensionistici secondo la prospettiva di vita (dato fornito dall'Istat ).
Come è ovvio che sia nulla viene lasciato alla discrezionalità di un ente di previdenza, tutto è codificato da rigide norme legislative.
Persone che nulla capiscono di previdenza gridano allo scandalo per pensioni di 30 euro che Enpab elargisce.
Vediamo insieme chi sono i colleghi che percepiscono 30 euro di pensione al mese!
VITTORIO si è iscritto ad Enpab a 60 anni nel 2006 ed è andato in pensione nel 2011, dopo soli 5 anni di contribuzione. In questi 5 anni ha sempre versato solo i contributi minimi per un totale (compreso le rivalutazioni di legge) di 5.593 euro.
BRUNO si è iscritto ad Enpab a 55 anni nel 1996, ed è andato in pensione nel 2004 dopo 9 anni di contribuzione. Poichè Bruno era anche dipendente della pubblica amministrazione ha versato ad Enpab solo e sempre i contributi minimi ridotti del 50 % per un totale di 5.396 euro (comprese le rivalutazioni).
Questo discorso, però non vale per la maggior parte dei Biologi iscritti all'Enpab. Vi riporto ora i dati reali delle pensioni più alte erogate dall'Ente ad iscritti che investono nella loro previdenza.
LUISA si è iscritta nel 1996 ed è andata in pensione nel 2011, dopo 15 anni di contribuzione. Luisa ha sempre optato per versare il 20% di contribuzione soggettiva ed ha effettuato il riscatto degli anni di laurea. Luisa percepice una pensione di 1.502 euro mensili.
SALVATORE si iscrive nel 1996 ed va in pensione nel 2014, dopo 18 anni di contribuzione. Anche Salvatore è un biologo che ha sempre versato il 20% di contributi soggettivi. Salvatore percepisce una pensione di 1.261 euro mensili.
Gli esempi che vi ho riportato rispondono a verità e sono in ogni momento verificabili. Le bugie hanno le gambe corte e non si dovrebbero dire mai, ancor più grave se ripetute con l'unico fine di screditare un sistema che non si conosce. Per completezza dell'informazione, è importante aggiungere che in genere il Biologo va in pensione dopo una vita lavorativa di 35 - 40 anni e l'Enpab esiste solo da 18, fare quindi previsione a lunga scadenza sarebbe riduttivo e comunque semplicemente un esercizio scolastico.
Sergio Nunziante