Schermata 2013-12-18 a 13.51.03Il nostro Ordine Nazionale pubblica sul suo sito istituzionale un articolo rubricandolo "Cosa sta succedendo all'ENPAB?". Strumentalizza una interrogazione parlamentare, di qualche giorno fa, presentata da alcuni Senatori di Forza Italia, che siamo convinti sia stata caparbiamente esortata dal nostro stesso Ordine. Sono ormai una costanza, quasi quotidiana, gli "attacchi" che l'ONB sferra all'Ente di previdenza, fomentati da un accecato disegno al limite dell'irrazionale. Siamo proprio all'irrazionale!
Il nostro Presidente dell'Ordine, con tre distinte lettere - del 19.7.2013, 24.9.2013 e 7.10.2013 - aveva già denunciato al Ministero del Lavoro le sue preoccupazioni sulla gestione dell'Ente di previdenza. La risposta della Direzione Generale del Ministero, però, non ha soddisfatto l'interlocutore. Una risposta troppo obiettiva: non sono stati riscontrati profili di illegittimità dello Statuto; è stata confermata la perfetta rispondenza alla normativa primaria del sistema elettorale on line; non sono stati rilevati irregolarità nella conduzione della procedura di indizione delle elezioni; è stata pienamente condivisa la linea dell'Ente rispetto al rapporto previdenziale con il dott. Dumontet. Non contenti, il Vicepresidente dell'ONB invia il 28.11.2013 una nuova e vera e propria lettera di "diffida ad adempiere ai compiti di vigilanza sull'Ente" al Ministero del Lavoro, con accuse circostanziate all'Ente di previdenza per nuove irregolarità nella conduzione delle procedure elettorali. Ancora una volta, però, l'obiettività della risposta, non rileva nel comportamento del Consiglio di amministrazione dell'Ente alcun "travalicamento dei vincoli delle norma". Anche questa risposta - evidentemente - non soddisfa e non piace all'ONB.
A questo punto, la ragione avrebbe dovuto appagare gli interlocutori: se la preoccupazione, infatti, fosse stata quella di salvaguardare la gestione dell'Ente di previdenza che è di tutti i Biologi liberi professionisti e, quindi, una volta che il Ministero Vigilante ha rassicurato che gli interessi di tutti, anche di chi ha manifestato le sue perplessità, sono tutelati e garantiti, non ci sarebbe stata ragione per andare oltre. Invece i fatti hanno dimostrato e dimostrano purtroppo il contrario! L'accecato disegno irrazionale deve essere portato a compimento a tutti i costi. Come? Mostrando i muscoli, angariando chi potrebbe avere una influenza maggiore o comunque potrebbe maggiormente agitare le acque. Prima con ulteriori contatti all'interno del Dicastero, poi, con l'interrogazione parlamentare. E' chiaro che chi ha sottoscritto quell'atto, gli onorevoli Senatori, conoscono non la verità dei fatti ma la verità che è stata raccontata e strumentalizzata per l'unico obiettivo irrazionale che purtroppo non possiamo sapere, ma solo immaginare. Continua
L'Ente è stanco di ricevere, sui profili facebook di illustri esponenti istituzionali dell'ONB, continue critiche diffamatorie sulla gestione, ben sapendo che chi scrive è un irregolare con l'Enpab, non ha versato e non versa i contributi e ci costringe ad attivare azioni per recuperare forzosamente il suo debito. Potremmo qualificare questo comportamento come dei "sepolcri imbiancati"! L'Ente, allo stesso modo, è preoccupato - non delle fantasiose accuse perché siamo forti della trasparenza del nostro operare - ma del fatto che chi accusa è convinto ad esempio che si possano erogare pensioni da favole. Queste affermazioni denotano la completa ignoranza del sistema previdenziale, delle regole normative che delimitano il campo di gioco. L'esperienza ci ha resi padroni della materia e possiamo assicurare tutti che ciò che si può fare lo facciamo, anche provocando il sistema e chi è deputato alla sua vigilanza, ma sempre nel rispetto delle regole.
E' vero che le elezioni sono state sospese da un Magistrato che ha purtroppo fondato il suo convincimento sempre e soltanto su una unilaterale prospettazione, che vede ancora una volta alla regia l'Ordine. E' altrettanto vero, però, che qualche dubbio sarà venuto allo stesso Magistrato, dopo aver ascoltato anche le ragioni di legittimità dell'Enpab. Non possiamo conoscere l'esito del giudizio ma confidiamo nella terzietà del Giudicante e nella giustezza del nostro operato che ha già passato il vaglio di legittimità dei Ministeri vigilanti. Possiamo, però, apprezzare che nonostante sia trascorso più di un mese una decisione non è stata ancora presa. Questa circostanza se, da un lato, contrasterebbe con la celerità del primo ed immediato convincimento del Magistrato, dall'altro, non può che farci piacere perché conferma che la materia aveva bisogno di uno studio approfondito, e ciò a prescindere dall'esito. Allo stesso modo, la questione del prof. Dumontet dovrebbe essere prudenzialmente estraniata da qualsiasi ulteriore valutazione da parte dell'Ordine. Anche in questo caso, infatti, è stata coinvolta la Magistratura ordinaria che a brevissimo valuterà proprio la legittimità della sua posizione, con la garanzia della assoluta terzietà della decisione.
Ci siamo chiesti più e più volte perché l'Ordine dei Biologi abbia ingaggiato una vera e propria "battaglia contro i mulini a vento" invece di concentrare tutte le sue forze a risolvere i reali problemi che attagliano la nostra professione e la sua credibilità nel mondo del lavoro. Non vogliamo credere che tanto immotivato quanto inutile rumore sia finalizzato a distogliere l'attenzione dei Biologi sui reali e, questi si, gravi problemi che attengono alla legittimità di chi siede su poltrone che scottano e scottano sin dal loro insediamento ed evitare che si parli delle imminenti scadenze giudiziarie.
Mi auguro che questa tensione unilaterale, non provocata e assolutamente non voluta dall'Ente di previdenza, si annulli e che la ragione prevalga. Se questa volta l'Enpab scrive, forzando la scelta che ci eravamo imposti di non rispondere alle provocazioni, è solo perché si è travalicato ogni ragionevole confine, strumentalizzando per fini che non conosciamo e non vogliamo conoscere il sito istituzionale di noi Biologi. Siamo certi che gli iscritti ci comprenderanno.


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