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  • Green Economy. Fondi dedicati alle imprese dal Mise

    La direttiva Mise del 15 aprile 2020 stanzia, per le nuove procedure Fast Track, fondi dedicati alle imprese che facciano domanda per richiedere gli incentivi del Contratto di Sviluppo presentando progetti nell'ambito della green economy (sostenibilità ambientale ed economia circolare) e nel settore biomedicale e delle telemedicina (rafforzamento del sistema nazionale di produzione di dispositivi, tecnologie e servizi di prevenzione delle emergenze sanitarie).

    RISORSE: sono in tutto 300 milioni di euro le risorse disponibili sui Contratti di sviluppo, dedicate al finanziamento di nuovi progetti nei settori biomedicale e della green economy.

    PROGETTI AMMESSI: Si tratta in particolare di:

    - 100 milioni di euro destinati a progetti caratterizzati da un rilevante impatto ambientale, attinenti alla trasformazione tecnologica dei prodotti o dei processi (aumento della sostenibilità ambientale), anche in un’ottica di economia circolare;

    - 200 milioni di euro per progetti afferenti al settore biomedicale e della telemedicina, con effetti attesi in termini di rafforzamento del sistema nazionale di produzione di apparecchiature e dispositivi medicali, nonché di tecnologie e servizi finalizzati alla prevenzione delle emergenze sanitarie.

    ACCORDI DI PROGRAMMA O DI ACCORDI DI SVILUPPO: le iniziative dovranno essere oggetto di Accordi di programma o di Accordi di Sviluppo presentati dopo il 15 aprile 2020, data della Direttiva Mise che ha aggiornato le linee di intervento.

    DOMANDE: a sportello.

  • MISE. Incentivi alle imprese che investono in beni strumentali nuovi. Domande fino ad esaurimento fondi

    Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

    La misura è cumulabile con la misura Bonus macchinari Nuova Sabatini:

    Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. l credito d'imposta del 6% per gli investimenti in altri beni strumentali materiali è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni.

    Tipologia di interventi ammissibili

    Il credito si applica agli investimenti effettuati a decorrere dal 1 gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, ovvero entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro il 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

    Per i beni tecnologicamente avanzati e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica semplice rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli rispettivamente negli elenchi di cui ai richiamati allegati A e B e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.

    Entità e forma dell'agevolazione

    Per gli investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati è riconosciuto un credito d'imposta nella misura del:

    40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro.

    20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.

    Per gli investimenti in beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 è riconosciuto un credito d'imposta nella misura del:

    15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 700.000. Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

    Per investimenti in altri beni strumentali materiali, diversi da quelli ricompresi nel citato allegato A, è riconosciuto un credito d'imposta nella misura del:

     6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

    Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in cinque quote annuali di pari importo, ridotte a tre per gli investimenti in beni immateriali.

    Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano a oggetto i medesimi costi nei limiti massimi del raggiungimento del costo sostenuto.

    Scadenza

    La domanda può essere presentata fino ad esaurimento fondi.

Enpab

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