UN ALTRO PASSO AVANTI VERSO L'AUMENTO DELLE PENSIONI
Un altro importante passo avanti verso il miglioramento delle prestazioni previdenziali è stato realizzato con l'incremento del contributo integrativo dal 2 al 4%. Dal primo febbraio di quest'anno il contributo integrativo, dovuto all'ENPAB dai clienti dei biologi professionisti, si adegua a quello di tutte le altre categorie professionali. L'importante novità rappresenta un ulteriore passo avanti verso l'obiettivo di rendere le nostre pensioni sempre più socialmente sostenibili. Come tutti sapete, il contributo integrativo, sino ad ieri pari al 2% del volume di affari ed a totale carico del committente, era destinato esclusivamente alle spese di gestione ed alle forme di assistenza. Da sempre, la politica d'impegno gestionale dell'ENPAB è orientata a migliorare la sostenibilità delle pensioni. Per questo motivo, dopo lunghe contrattazioni con i Ministeri e grazie al lavoro dei Consigli dell'Ente, abbiamo ottenuto l'incremento del contributo integrativo dal 2% a 4%, con riversamento di tale incremento, nella sua interezza, sui montanti degli iscritti. Dunque, il montante individuale sarà composto dal contributo soggettivo, dai rendimenti annuali ed ora anche dall'ulteriore 2% del contributo integrativo. Abbiamo calcolato che quest'incremento consentirà un aumento della pensione di circa il 15%. Ribadiamo che tutto ciò è a totale carico del committente. Per consentire questo passo avanti verso la maggiore sostenibilità sociale delle pensioni, abbiamo dovuto cedere alle richieste del Ministero delle Finanze, il quale ha preteso che tale aumento del contributo integrativo non incida sulla finanza pubblica. Dunque, i biologi che lavorano con la pubblica amministrazione debbono continuare a riscuotere un contributo integrativo del 2% e non del 4%. Questa disparità di trattamento è sicuramente anticostituzionale. L'ENPAB attiverà tutte le possibili iniziative per risolvere questo trattamento discriminante.
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