Uniti contro la violenza sulle donne - Giornata del 25 novembre
Care/i dipendenti,
oggi, 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, voglio prendermi un momento per riflettere insieme a voi.
Questa giornata rappresenta un’opportunità per ricordare quanto sia urgente rafforzare il nostro impegno collettivo nel promuovere una cultura di rispetto, uguaglianza e inclusività.
Ogni anno, troppe donne subiscono abusi fisici, psicologici ed economici, senza riuscire a denunciare o a trovare un supporto concreto. Secondo gli ultimi dati Istat che analizzano il periodo 1 gennaio/17 novembre 2024, sono stati registrati 269 omicidi, con 98 vittime donne, di cui 84 uccise in ambito familiare/affettivo, 51 per mano del partner/ex partner.
Sono consapevole di quanto ognuno di noi si senta lontano dalla realtà che questi numeri raccontano, eppure vi invito a riflettere su come tutti possiamo comunque fare la differenza. Perché non basta lo sdegno nei confronti di tutte le forme di discriminazione e soprusi, se non è seguito da un’azione concreta. Partiamo dai nostri gesti quotidiani, sul posto di lavoro, durante le riunioni, quando prendiamo un caffè o in qualsiasi momento entriamo in relazione con gli altri. Parlare senza aggressività, ascoltare, sostenere e creare spazi di solidarietà sono azioni fondamentali per cambiare la cultura della violenza. È nostro dovere proporre modelli di relazione basati sulla stima reciproca, sull’ascolto e sul rispetto. Ci tengo a ribadire l’importanza dell’utilizzo di un linguaggio inclusivo, perché sono le parole a dare origine, a modellare il mondo in cui viviamo e a raccontare agli altri chi siamo.
In qualità di presidente dell’Enpab, mi sento profondamente responsabile nel contribuire a mantenere un ambiente lavorativo in cui ogni persona possa sentirsi rispettata e valorizzata, senza distinzione di genere. Proprio per questo ho deciso di intraprendere il percorso che ci ha portato ad ottenere, primi tra gli enti di previdenza, la certificazione sulla parità di genere. Qualche giorno fa abbiamo sostenuto il primo audit di mantenimento della certificazione a un anno dal conseguimento. Volevo condividere con voi i complimenti ricevuti per le attività di formazione e comunicazione realizzate in questi 12 mesi e per l’impegno che abbiamo dimostrato. Abbiamo aperto la strada e agito da esempio per gli altri enti di previdenza che, dopo di noi, hanno deciso di certificarsi: è questo, ci hanno spiegato, lo scopo e il significato più importante della certificazione.
Enpab ha sempre posto al centro del proprio operato i diritti e il benessere delle professioniste e dei professionisti che ne fanno parte, dipendenti e iscritti, ma l’impegno per la parità di genere e contro la violenza non deve fermarsi solo nei luoghi di lavoro. Come Ente di previdenza, siamo chiamati a essere protagonisti anche nella nostra comunità, educando, sensibilizzando e supportando iniziative che possano contribuire a cambiare le mentalità e a prevenire atti di violenza. Questa è la sfida che stiamo portando avanti tutti insieme.
Approfitto ancora una volta per ricordarvi che abbiamo a disposizione una serie di Policy che ognuno di voi può consultarle a questo link e che servono ad aiutarci a mantenere il nostro posto di lavoro inclusivo e sicuro.
Grazie per la vostra attenzione e il vostro impegno. Un caro saluto,
Tiziana
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