Il Micologo (definito dal D.M. Sanità n. 686/1996) rientra fra le figure professionali di ambito sanitario e il suo ruolo, in funzione della sicurezza alimentare nel settore dei funghi spontanei destinati all’alimentazione, è così definito: “L’attività di riconoscimento e di controllo dei funghi epigei, nell’ambito di strutture pubbliche o private, è svolta dai soggetti in possesso dell’attestato di micologo...”.
Le principali attività del Micologo sono il controllo di commestibilità dei funghi spontanei freschi per privati raccoglitori o consumatori, la certificazione dei funghi epigei spontanei freschi destinati al commercio, la consulenza a strutture sanitarie (in particolare unità ospedaliere di PS) per l’identificazione dei funghi coinvolti in casi di sospetta intossicazione.
Nel settore privato, inoltre, il micologo occupa un ruolo nei piani di Autocontrolle delle imprese alimentari, per il controllo di identità e di conformità merceologica delle partite di funghi epigei spontanei secchi o comunque conservati.
Alcune delle funzioni sopra elencate rimangono prerogativa del personale operante nella Sanità Pubblica, talvolta con differenze da Regione a Regione, ma con sempre maggiore estensione anche ai micologi professionisti privati, per esempio per la certificazione dei funghi epigei spontanei freschi destinati al commercio al dettaglio. Infatti tale compito, originariamente attribuito ai servizi della Sanità pubblica (Ispettorati micologici) stato liberalizzato già da 6 importanti Regioni, che hanno la più importante quota di mercato dei funghi freschi: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Liguria.
Inoltre la conoscenza pratica-ispettiva che consente di determinare la commestibilità dei funghi freschi (principale competenza del micologo) è fondamentale per lo svolgimento di progetti e interventi di educazione micologico-ambientale e di sicurezza alimentare rivolta a operatori del settore alimentare e raccoglitori di funghi, ai fini della prevenzione delle intossicazioni da funghi. Le competenze del micologo possono essere utilizzate anche per lo svolgimento di altre attività didattiche, divulgative e culturali in materia micologica, per esempio nelle scuole, e per un migliore e più competente svolgimento della vigilanza ambientale.
Per tutte le informazioni sul corso contattare la dott.ssa Micaela Tiso, Università degli Studi di Genova micaela.tiso@unige.it
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